Storia della statua di San Nicola nel borghetto dei pescatori a Ostia lido.
La statua di San Nicola, di provenienza ortodossa,in travertino, e' alta circa 3 m. e pesa pressappoco q. 15; fu donata dalla Turchia alla citta' di Bari, in quanto i suoi abitanti avevano eletto Nicola loro protettore.
Gli abitanti di Bari, avendo fatto scolpire una nuova statua al tempo della donazione, nell'anno 1928 pensarono di mandare la vecchia statua a Roma, in Vaticano.
L'allora Principe Chigi, don Lodovico, capitano della Guardia Svizzera in Vaticano penso' che il posto piu' idoneo alla statua fosse presso il Villaggio dei Pescatori di Ostia, poiche' San Nicola era il protettore della gente di mare.
In quel tempo il vecchio villaggio dei Pescatori si trovava in prossimita' dell'attuale stazione di Ostia "Castelfusano", in localita' "Torre Piastra". Don Lodovico e suo figliolo Sigismondo, detto "montino" residenti allora nella tenuta di famiglia della pineta di Castelfusano, si interessarono presso la Citta' del Vaticano per il trasferimento della statua, dopo aver sentito il parere dei vecchi pescatori, i quali furono ben contenti di accogliere San Nicola tra loro.
La statua di San Nicola arrivo' nel vecchio villaggio nell'anno 1929, trasportata da Roma con un camion di allora, un Fiat 12 bielle. Per sollevarla ed adagiarla sull'arenile fu costruito un cavalletto di legno a tre gambe (capra) con dei pali alti 8-10 metri (sostacchine), comandato da una carrucola ed una fune; dopo tanta fatica e tanta collaborazione dei pescatori la statua fu adagiata sulla sabbia, al centro del vecchio villaggio, davanti alla vecchia chiesetta, con lo sguardo rivolto verso ponente, ad indicare l'accesso alle casette dei pescatori.
La poderosa statua fu sempre un punto di incontro e spesso fu scalata, per gioco, dai figli dei pescatori come testimoniano le varie fotografie.
Quando nel 1933 fu terminato l'attuale Villaggio dei Pescatori e fu aperto il parco della Pineta di Castelfusano e le strade attigue, la statua insieme agli abitanti del vecchio Borghetto da Torre Piastra fu trasferita dove si trova tutt'ora e da allora San Nicola ha continuato a proteggere tutti i pescatori e le loro famiglie (ricerca storica a cura di Orietta Saraceni - Testimonianza storica a cura di Schiano Moriello Nicola, classe 1911)
San Nicola di Bari - Storia
Nato, come sembra a Patara nella Licia (Asia Minore), intorno al 270 d.c., unico figlio di pii e ricchi genitori, Nicola divenne ben presto famoso per le sue elette doti di pieta' e carita'. Il primo esempio ci venne offerto dal suo splendido intervento per salvare dal disonore le tre giovani figlie di un uomo caduto nella piu' squallida miseria, gettando loro di nascosto, nottetempo, nella loro casa, dalla finestra tre borse piene d'oro, in quanto il padre delle tre fanciulle, non potendo regalare loro la dote, si accingeva ad abbandonarle ad una vita di peccato.
Questo episodio ci svela il significato dell'iconografia del Santo che viene rappresentato con un libro sul quale sono appoggiate tre sfere dorate simbolo dei tre sacchetti di monete d'oro con i quali San Nicola salvo' le tre fanciulle dalla prostituzione.
Nicola entro' nel monastero di Sion (Licia), diventando in seguito, per volere divino, arcivescovo della chiesa metropolitana di Mira (l'attuale villaggio turco di Dembre) e partecipando forse al primo concilio di Nicea del 325.
Nicola si distinse subito per il suo ardente zelo pastorale e la sua immensa bonta', operando grandi miracoli, che lo fecero considerare un santo anche da vivo. E' noto come egli rese la liberta' a tre ufficiali condannati ingiustamente a morte dall'imperatore Costantino; come salvo' dei marinai da un naufragio calmando una furiosa tempesta; come preservo' il suo paese dalla carestia incombente, come risuscito' tre giovani chierici assassinati da un albergatore che voleva impossessarsi del loro denaro.
Si narra, inoltre, come Nicola, all'epoca di San Gregorio Magno, abbia sofferto anche la prigione per la fede, da lui coraggiosamente confessata, dal tempo della persecuzione di Diocleziano sino all'editto di Costantino.
San Nicola e' uno dei santi piu' popolari di tutta la cristianita', il cui nome e' egualmente ed ampliamente diffuso sia in Oriente, dove visse ed opero', sia in Occidente, dove sono conservate le sue sacre reliquie, che l'Italia custodisce a Bari: per questa ragione il gran taumaturgo di Mira e' comunemente conosciuto anche come San Nicola di Bari.
Morto il 6 dicembre di un anno compreso tra il 345 ed il 352, il Santo Vescovo Nicola fu sepolto nella chiesa di Mira, dove i suoi resti mortali, fatti sempre segno della piu' profonda venerazione, rimasero sino al 1087, allorche' vennero trafugati da alcuni mercanti italiani che li trasportarono da Mira a Bari, di cui fu eletto Patrono al posto dell'antico protettore San Sabino e dove sul suo sepolcro gli venne eretta una grandiosa ed austera Basilica, meta tutt'ora di incessanti e devoti pellegrinaggi.
San Nicola, santo patrono di Russia, e' anche santo patrono dei fanciulli, degli studiosi, delle vergini, dei marinai e dei mercanti e nel Medioevo fu considerato persino dai ladri come loro protettore.
Usanze
Dalla leggenda dei doni segreti fatti da Nicola alle tre figlie dell'uomo povero, proviene l'abitudine di fare doni in segreto la notte di San Nicola (6 dicembre); per la prossimita' delle due date, il Natale e San Nicola vengono celebrati insieme in molti paesi dell'Europa centrale e settentrionale: Santa Claus, il nome del barbuto e bonario personaggio che porta i doni ai bambini alla vigilia di Natale, e' infatti una derivazione del nome Sanctus Nicolaus. (Ricerca storica a cura di Orietta Saraceni)